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La terapia ormonale riduce rischio di recidive cancro al seno

Oncologia Redazione DottNet | 24/06/2020 17:06

Lo rivela uno studio francese pubblicato nel Journal of Clinical Oncology e condotto dai ricercatori medici dell'Istituto Gustave Roussy, dell'Inserm e dell'Università Paris-Saclay

Seguire la terapia ormonale è utile per ridurre il rischio di recidive di un tumore al seno. A dirlo è uno studio francese pubblicato nel Journal of Clinical Oncology e condotto dai ricercatori medici dell'Istituto Gustave Roussy, dell'Inserm e dell'Università Paris-Saclay secondo il quale le giovani donne che non seguono più la terapia ormonale con tamoxifene possono avere una maggiore possibilità di avere di nuovo il cancro. Il rischio di recidiva, anche con la comparsa di metastasi, è moltiplicato per 2,31 e si verifica molto presto, tre anni dopo la fine dei trattamenti curativi per il cancro (con l'intervento chirurgico, la chemioterapia o la radioterapia). Per ridurre il rischio di recidiva tumorale, la terapia ormonale viene prescritta per un periodo da cinque a dieci anni dopo il carcinoma mammario. "Questo è il caso dell'80% dei tumori al seno - dice l'italiana Barbara Pistilli, oncologa dell'Istituto Roussy - Il trattamento con terapia ormonale, che può causare effetti collaterali variabili, in particolare i sintomi della menopausa, non è purtroppo sempre seguito dalle donne e questo le penalizza. Ciò può effettivamente aumentare il rischio di ricaduta e di morte". La ricerca si è concentrata su 1.177 donne in premenopausa trattate per carcinoma mammario localizzato che hanno accettato di prendere la terapia con tamoxifene. I risultati sulle analisi del sangue, dopo un anno di trattamento, hanno fatto emergere come il 16% delle donne non aveva seguito il trattamento terapeutico. A tre anni il rischio di ricaduta della malattia, anche con le metastasi, è aumentato del 131%. "Si moltiplica per 2,31 quando le donne non prendono la loro terapia ormonale nel primo anno, il che è notevole - sottolinea Pistilli - a tre anni, il 95% delle donne che ha seguito il trattamento non ha avuto ricadute, mentre è solo l'89,5% tra coloro che non hanno aderito bene alle cure". 

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fonte: Journal of Clinical Oncology

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